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Turri di Stiddi – Amori, incantesimi e preghiere; il nuovo album di Salvo Nigro

11 Maggio 2019 Musica e Danza News


Uscito nel marzo del 2019, Turri di Stiddi – Amori, Incantesimi e Preghiere, è il nuovo album di Salvo Nigro. Prodotto dalla Evolutions e registrato a Patti, il cd sorprende ed incanta l’ascoltatore trasportandolo, per una buona mezz’ora, in un tempo fuori dal tempo ed in uno spazio che, seppure geograficamente contestualizzato (il nostro; quello del Valdemone), risulta trasfigurato in chiave onirica e fiabesca.

Un lavoro particolarmente ispirato, frutto del felice connubio fra due artisti – Salvo Nigro (cantautore ex Taberna Mylaensis) e Grazia Capone (scrittrice e autrice di testi musicali) – che amalgamano magistralmente storia, tradizioni popolari, superstizioni, religione, riti sacri e profani.
Il risultato di questa contaminazione è un percorso onirico, in 10 tappe, alla riscoperta della nostra “sicilitudine” più ancestrale. A rafforzare queste sensazioni contribuisce il sapiente ri-utilizzo di danze tradizionali come passacaglie e madrigali; i ritmi incalzanti e le battute ripetitive, ossessive (con ampio utilizzo del 4/4) formano un tutt’uno con le parole dei testi, anch’esse ossessive (si notino le ricorrenze tipiche siciliane delle vocali u, i, a e delle consonanti s, n, d, v, t e z a chiusura dei versi fittamente rimati); non appare un caso infatti che il primo brano dell’album sia un rosario, “Rosariu a lu Bambinu”, quasi a voler guidare per mano anche l’ascoltatore meno preparato a questo genere musicale.
Rivivono così personaggi storici legati al nostro territorio (è questo il caso di Lisabetta da Messina, Bianca Lancia, Federico II, Donnavilla etc.) ma anche e soprattutto modi di sentire, di vivere e di vedere il mondo propriamente nostri, personificati magari da contadini, madri, prefiche, majare, donne oranti etc. Un sentire, quello siciliano, che non è così semplice da intuire per chi siciliano non è; una complesso di credenze, riti e ritmi di vita solo all’apparenza semplice e disinvolto, ma, in realtà, stratificato e tormentato.

Scrive Grazia Capone: “Ci circondano Terre Celesti. Colori d’azzurro che sono parte di noi, in questa terra meravigliosa, una terra dove le acque del mare hanno un loro linguaggio fatto di riflessi, riverberi e suoni. Linguaggi e Suoni che ono dentro di noi, che sono il nostro essere, noi suono, noi canto, noi mari, noi Torri di stelle, noi Terre Celesti” In Turri di Stiddi si respira esattamente questo; in più, in tale lavoro, si apprezza il grande lavoro di ricerca nelle tradizioni culturali e musicali del Valdemone e di Patti in particolare. Oltre a Salvo Nigro e Grazie Capone, hanno partecipato alla sua realizzazione, a vario titolo, anche Marina Romeo, Vincenzo Pinzone, Franco Joppolo e Anna Maria Lo Giudice.

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